venerdì 20 gennaio 2012

PANTHEON GRECO

…regge di tutte le cose l’esito

Zeus che dal cielo tuona ed a suo piacere

le volge…

Semonide




Con chi cominciare,se non con il padre di tutte el divinità greche??

Con chi cominciare,se non con il padre di tutte el divinità greche??

Nella mitologia greca Zeus è il re degli dei , il sovrano dell'Olimpo. I suoi simboli sono la folgore il toro, l'acquila e la quercia.

Il suo principale attributo è la folgore, ed è ancora ben riconoscibile in Zeus la fisionomia di un primitivo dio preposto a tutti i fenomeni meteorologici, in particolare la tempesta e la pioggia («Zeus piove» è espressione alquanto usuale in greco). In tale forma Zeus dovette essere già noto ad ampia parte del dominio indoeuropeo, come dimostrato dal confronto fra i nomi di diverse divinità del cielo e dei fenomeni atmosferici (il sanscrito Dyaus pitar è del tutto analogo al latino Iuppiter e indica il «padre celeste»; la stessa radice del nome Zeus è nel teonimo germanico Tiwaz e nei nomi latini deus «dio» e dies «giorno»). Ma le prerogative del greco Zeus si allargano via via sino a comprendere ogni sorta di tutela sopra valori sacri quali l’ospitalità, la lealtà alla parola data, il rispetto dovuto ai capi e ai sovrani legittimi, il senso della giustizia: e se in Omero il ruolo di divinità atmosferica è ancora assai importante (lo dimostrano numerosi epiteti quali «Zeus che aduna i nembi», «che gode del fulmine», «che alto tuona»), nondimeno Zeus si avvia a diventare quel «padre degli dèi e degli uomini» che nella tradizione successiva resterà la sua caratterizzazione più sintetica e ricorrente, al punto di fare di lui, in alcuni momenti dell’evoluzione religiosa antica, un dio prossimo, per potere e sacertà, alle divinità monoteistiche.

Figlio di Crono e Rea era il più giovane dei suoi fratelli e sorelle. Nella maggior parte delle leggende era sposato con Hera, anche se nel santuario dell'oracolo di Dodona come sua consorte si venerava Dione: secondo l'Illiade Zeus è il padre di Afrodite, avuta con Dione. È comunque famoso per le sue frequentissime avventure erotiche extraconiugali, tra le quali si ricorda anche una relazione omosessuale con Ganimede.. Il frutto dei suoi numerosi convegni amorosi furono i suoi molti celeberrimi figli, tra i quali AtenaApollo, Artemide, Hermes,Persefone,Dionisio, Perseo,Eracle,Elena, Minosse e le Muse. Dalla moglie Hera secondo la tradizione ebbe Ares,Ebe ed Efesto.

Zeus è noto per l'abitudine a punire coloro che finivano fuori dalle sue grazie colpendoli con le sue saette oltre che, al pari di altri dei, trasformandone le sembianze.

Sebbene l'etimologia del nome indichi che Zeus originariamente era un dio del cielo, in diverse città greche si adorava una versione locale di Zeus che viveva nel mondo sotterraneo. Gli Ateniesi e i SicilianiMeilichios (dolce o mellifluo), mentre in altre città vigeva il culto di Zeus Chthonios ( della terra), Katachthonios (sotterraneo) e Plousios (portatore di ricchezza). Queste divinità potevano essere nelle forme d'arte visuale parimenti rappresentate sia come uomo che come serpente. In loro onore si sacrificavano animali di colore nero che venivano affogati dentro a pozzi, come si faceva per divinità ctonie come Persefone e Demetra o sulla tomba degli eroi. Gli dei olimpi, invece, ricevevano in olocausto animali di colore bianco che venivano uccisi sopra ad altari.

NASCITA DI ZEUS
Crono ebbe molti figli da Rea: Estia, Demetra,Hera e Poseidone, ma li divorò tutti appena nati, dal momento che aveva saputo da Gaia ed Urano che il suo destino era di essere spodestato da uno dei suoi figli così come lui stesso aveva spodestato suo padre. Quando però Zeus stava per nascere, Rea chiese a Gaia di escogitare un piano per salvarlo, in modo che Crono ricevesse la giusta punizione per ciò che aveva fatto ad Urano e ai suoi stessi figli. Rea partorì Zeus a Creta, consegnando al suo posto a Crono una pietra fasciata con dei panni che egli divorò immediatamente. La madre nascose Zeus in una cesta posta sotto ad un albero, sorvegliato da una famiglia di pastori ai quali promise in cambio che le loro Pecore non sarebbero state attaccate dai lupi.

Rea nascose quindi Zeus in una grotta sul Monte Ida a Creta e, a seconda delle varie versioni della leggenda:

Fu allevato ed educato da Gaia.

Fu allevato da una capra di nome Amaltea, mentre un gruppo di Cureti gridavano, danzavano e battevano le loro lance contro gli scudi perché Crono non sentisse il pianto del bambino.
Fu allevato da una Ninfa di nome Adamantea. Dato che Crono dominava la Terra, icieli e il mare, lo nascose appendendolo a una fune legata ad un albero in modo che, sospeso fra i tre elementi, fosse invisibile al padre.

Fu allevato da una Ninfa di nome Cinosura. In segno di gratitudine Zeus, una volta cresciuto, la trasformò in una stella.

Raggiunta l'età adulta, Zeus costrinse Crono a rigettare prima la pietra che l'aveva sostituito, poi i suoi fratelli e sorelle nell'ordine inverso rispetto a quello in cui erano stati ingeriti. Secondo alcune versioni della leggenda Metide diede un ermetico a Crono per costringerlo a vomitare i figli, secondo altre ancora Zeus squarciò lo stomaco del padre. A questo punto Zeus liberò dalla loro prigione nel Tartaro anche i fratelli di Crono, i Giganti, gli Ecantionchiri e i Ciclopi. Insieme, Zeus e i suoi fratelli e sorelle, i Giganti, gli Ecatonchiri e i Ciclopi rovesciarono dal trono Crono e gli altri Titani grazie alla terribile battaglia chiamata Gigantomachia. I Titani sconfitti furono da allora confinati nell'oscuro regno sotterraneo del Tartaro. Atlante, uno dei Titani che avevano combattuto contro Zeus, fu condannato a reggere il cielo sulle sue spalle.

Dopo la battaglia contro i Titani Zeus si spartì il mondo con i suoi fratelli maggiori Poseidone ed Ade
sorteggiando i tre regni: Zeus ebbe in sorte i cieli e l'aria, Poseidone le acque e ad Ade toccò il mondo dei morti. L'antica terra, Gaia, non poté essere concessa ad alcuno, ma venne condivisa da tutti e tre a seconda delle loro capacità.

Gaia si risentì per il modo in cui Zeus aveva trattato i Titani , dato che erano figli suoi. Così, poco dopo essersi impossessato del trono degli dei, Zeus dovette affrontare altri due figli di Gaia, i mostri Tifone ed Echidna: sconfisse Tifone e lo schiacciò sotto ad una montagna, ma lasciò che Echidna e i suoi figli continuassero a vivere.

Siete curiose di sapere tutti gli inciuci amorosi del grande padre degli dei??

Allora nn perdete la prossima puntata!!:O)

wikipedia

enciclopedia dell'antico


Dalla Saggezza diDeboraSelma

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