venerdì 20 gennaio 2012

Chiodi


Zona - Antica Roma, Africa
Utilizzo - Offerta, maleficio, protezione

Anticamente i romani offrivano come dono alle divinità dei chiodi piantate nelle pareti dei templi, a volte recavano delle scritte a volte simboli particolari. Ma i chiodi hanno una valenza ambigua poiché venivano utilizzati anche per mandare potenti maledizioni, fatture di morte come ad esempio le defixionum tabellae, una pratica di magia nera che consisteva nell’affidare a divinità infernali, coloro che si voleva morti. Ecco come si svolgeva il maleficio: si scriveva il nome della persona da colpire e una maledizione su una lamina di piombo, questa veniva poi seppellita in un cimitero, buttata in un pozzo, infilata in una crepa di un tempio particolare e via dicendo. Per scrivere la maledizione si utilizzava un chiodo con il quale si fissava la magia al muro o al legno, attivandola. Alcune maledizioni erano molto articolate, con disegni, indicando precisamente il punto da colpire come mani, lingua, genitali e cervello. Ne è stata ritrovata una scritta da un gladiatore, riportata sul libro di Catherine Salles, I bassifondi dell’antichità, e diverse altre, ecco qualche esempio.

“Uccidete, eliminate, ferite Gallico, generato da Prima, in quest’ora stessa entro la cinta dell’anfiteatro. Legategli i piedi, le membra, i sensi, il midollo. Boccate Gallico generato da Prima, perché non possa uccidere l’orso e il toro né con un sol colpo, né con due colpi, né con tre colpi. In nome del dio divino, onnipotente, esauditemi, adesso, adesso, presto, presto. Che l’orso lo urti e lo ferisca!”

“Dei infernali, io vi do, se in voi c’è qualche santità, e vi consegno Lichene, serva di Cariso, che fallisca in tutto quanto essa fa, in tutto quanto le capita. Dei infernali a voi do le sue membra, il colore, il viso, i capelli, l’ombre, il cervello, la fronte, le sopracciglia, la bocca, il naso, il mento, le guance, le labbra, la parola, la faccia, il collo, il fegato, le spalle, il cuore, i polmoni, gli intestini, il ventre, le braccia, le dita, le mani, l’ombelico, la vescica, le cosce, le ginocchia, le gambe, i talloni, le piante dei piedi, le dita dei piedi. Dei infernali, se la vedrò putrefarsi vi offrirò volentieri un sacrificio.”



Ma questo tipo di magia era utilizzato ance per bloccare eventi catastrofici, ad esempio il 13 settembre, presso la cella di Minerva nel tempio Capitolino, i sacerdoti addetti al culto piantarono un chiodo nella parete esterna del tempio allo scopo di inchiodare e prevenire diverse sciagure come siccità, inondazioni, malattie e via dicendo. Un altro metodo in cui veniva inchiodato il male si poteva verificare in altri contesti, come durante una crisi epilettica: l’ombra della persona caduta a terra durante una crisi epilettica, veniva inchiodata a terra in modo da bloccare lo spirito maligno che aveva causato il male. Secondo Agrippa una stella di mare, intinta in sangue di volpe e inchiodata su un uscio con un chiodo di rame, preservi l'abitazione da ogni veleno.

Oggi un metodo usato per proteggersi dalle negatività, consiste nel infilare in una bottiglia di vetro dei chiodi, possibilmente arrugginiti, assieme ad altri elementi come pezzi di vetro, aghi e altre cose taglienti. La bottiglia viene poi sotterrata in un posto lontano dalla propria casa. Alcuni chiodi vengono decorati con simboli magici e poi ripiegati a forma di anello per creare un talismano molto potente contro le energie negative.




In Africa esistono dei feticci, sculture in legno o ceramica contenenti ossa, sangue, peli, capelli di origine umana o animale usati per pratiche magiche, completamente ricoperti di chiodi. Diversamente da quanto si possa immaginare, questi feticci non vengono colpiti con dei chiodi per ferire, danneggiare o uccidere. La stata rappresenta la persona che ha richiesto un lavoro magico e i chiodi conficcati rappresentano tutte le difficoltà, tutti i problemi, i guai, gli incidenti che possono capitare ma anche i vizi che si hanno, le cattive abitudini o le malattie. Ogni chiodo che viene estratto rappresenta un problema risolto o un incidente scampato.

Come utilizzare questo talismano

- Prendete dei grossi chiodi che potete trovare in ferramenta, i migliori sono quelli fatti a mano o antichi, ormai difficili da trovare. Durante un apposito rituale, purificateli e consacrateli per una causa, ad esempio la protezione dell’abitazione, quindi dipingetevi sopra i vostri personali simboli magici, adatti allo scopo. Se volete potete anche usare il chiodo per scrivere una frase adatta su una sottile lastra di piombo. Quindi conficcate il chiodo nel posto designato, seguendo l’esempio di prima, magari sul balcone di casa, o vicino all’entrata dell’abitazione, un corso d’acqua o dove vi guida l’istinto. Sconsiglierei alberi vivi, non fareste certo del bene a loro e a voi.
- Prendete un chiodo lungo una decina di centimetri, non troppo spesso, e con molta pazienza e i mezzi adatti curvatelo in modo da farlo diventare un anello adatto al dito della persona che lo porterà per difendersi dalle negatività. Potete arricchirlo con simboli magici protettivi.
- Create un feticcio il più possibile simile alla persona alla quale è destinato. Potete usare il legno, se siete bravi a intagliare, oppure della cera o della pasta modellabile, l’importante è che stiate attenti ai tratti caratteristici e fisionomici. All’interno del feticcio collocherete qualcosa che vi ricordi la persona in questione, un testimone, e altri ingredienti magici, potreste mettere tutto dentro un sacchettino di tela. Quindi prendete dei chiodi sottili o degli spilli e infilateli con cura nella figura. Solo dopo questa operazione potrete associare il feticcio a una persona, alitando in lui la vita attraverso un apposito rituale. Donate la bambola di cera o, se è per voi, tenetela al sicuro, lontano da mani indiscrete .. ogni volta che vi capita qualcosa di bello, quando superate una difficoltà, quando scampate a un pericolo, quando guarite da un vizio, togliete uno dei chiodi dal feticcio, ringraziando per la grazia concessa.


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Dalla Saggezza distregadellaterra

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