venerdì 20 gennaio 2012

I Tarocchi

Breve storia

Datare l’origine del gioco dei Tarocchi è impossibile.

In tutte le civiltà antiche erano presenti pratiche divinatorie che prevedevano l’uso di mezzi per “leggere” il futuro. Ricordiamo il domino, il Mahajong, le carte indiane, cinesi, arabe antenate delle carte da “gioco” e del sistema simbolico chiamato Gioco dei Tarocchi.

I segni incisi su tavolette di legno, avorio o metallo, reca in se, sebbene diversificato da cultura a cultura, un sistema simbolico che rappresenta tutta la storia dell’uomo, i suoi bisogni e le sue aspettative.

In Europa abbiamo notizie dell’esistenza del Ludus Triomphorum (in italiano Gioco dei Trionfi), da “triomphus” nome antico degli arcani Maggiori, nel Registro dei Mandati del ducato Estense (1442). Questo “Ludus” venne presto condannato dalla chiesa ed in particolare dai domenicani, che lo definirono Opus Diaboli”, in uno scritto anonimo del 1480. Nel secolo seguente, i Trionfi cambiarono nomi e incisioni, modificandosi per sopravivere alla “epurazione” dell’Inquisizione e diventando un metodo didattico.

Nel 1660, due incisori Parigini, Noblet e Vieville stampano per la prima volta uno dei mazzi di tarocchi più famosi: si parla infatti dei famosi “Marsigliesi”, sulla quale verranno rimodellati tutti i mazzi dell’epoca.

Abbiamo altre notizie della pratica dei Tarocchi alla fine del secolo XVII, quando Antoin Court de GebelinMonde Primitif”, le carte non sarebbero altro che il leggendario Libro di Thoth, dio egizio inventore della scrittura e patrono delle arti magiche. analizza il mazzo dei Marsigliesi e ne afferma per primo l’origine egizia: infatti secondo la sua teoria esposta nel libro VII del “

La teoria di Gobelin scatena tra il 1784, anno della pubblicazione del libro di Ettelia (pseudonimo di Jean-François Ailette) e la metà del secolo XIX, un acceso dibattito sull’origine stessa delle carte.

Nel 1871, Paul Cristian (pseudonimo di Jean –Baptiste Pitois) pubblica “L’historie de la Magie”nella quale descrive l’uso iniziatico dei Tarocchi nella Società della Rosacroce.

La stessa che darà vita alla Golden Dawn Society (1885), branca dalla quale Aleister Crowley, cacciato dalla società svela ad una rivista le attribuzioni segrete dei Tarocchi conosciute solo agli iniziati (siamo all’inizio del secolo XX), facendoli diventare non un mezzo conosciuto solo agli iniziati.

La composizione del mazzo

( per comodità io prendo in esame il mazzo dei Marsigliesi, più diffusi e facili da interpretare ndr)

Il mazzo è composto da settantotto carte, dalla quale si dividono gli arcani Maggiori (ventidue, segnati con i numeri romani) e cinquantaquattro Arcani Minori ( divisi in quattro “semi” Bastoni, Coppe, Denari e Spade). E’ da ricordare che sebbene ogni Lama ( o carta come dir si voglia) ha un significato preciso, esso è modificato dalla vicinanza di altre carte e dal verso in cui è estratta, modificando così il suo significato. Per una lettura corretta è fondamentale saper leggere l’insieme dei significati.

I- Gli Arcani Maggiori

Chiamati Trionfi o Lame Maggiori, sono quelle che hanno più significato simbolico. La loro simbologia è complessa e dettagliata. Sono la raffigurazione dell’evoluzione umana e della trasformazione interiore. Si raggruppano le lame in “positive e negative” per comodità, ma questo non va confuso con il verso. Di fatti, una lama capovolta se è positiva tramuta il significato esasperandolo o facendo notare delle carenze, mentre una lama “negativa, ne allevia il significato; come la torre, ad esempio (arcano XVI) che diventa più lieve da vivere, sempre restando dell’idea che le carte vicine influenzano sempre il significato dell’arcano.

Tra le lame maggiori, comunque, c’è differenza di “forza”. Ce ne sono alcune molto “cariche di significato” come Il Bagatto, La Papessa, L’Imperatrice, L’imperatore, la Ruota, La Forza , l’Impiccato, la Morte, Il Diavolo, Il Sole e la Luna, che subordinano al loro significato le altre, soprattutto se si tratta degli Arcani Minori o gli altri Maggiori più “deboli” ossia, Il Papa, L’Innamorato, Il Carro, la Giustizia, l’Eremita, la Temperanza, le Stelle e il Mondo.

II- Gli Arcani Minori.

Nelle sue linee essenziali, il responso è affidato alle Lame Maggiori. Le cinquantaquattro lame minori di fatto, sono ausiliarie. Specificano i significati dei fratelli maggiori, soprattutto in relazione al seme, uguale a quello delle carte da gioco e al numero della carta stessa.

Legati ai quattro elementi, alle stagioni e all’ambito della vita del consultante, questi arcani si dividono in dieci carte numerali e quattro figure ( Re, Regina, Cavaliere e Fante).

1-II: Il Simbolismo del seme

Le chiavi di interpretazione delle lame minori sono state molteplici.

Dalle alle quattro lettere ebraiche che costituiscono l’impronunciabile nome “Jahvé”, le quattro classi di lavoratori dalla quale era divisa la società, ai quattro elementi della filosofia greca alle stagioni, agli strumenti basilari della magia occidentale (bacchetta, spada, coppa e pentacolo) e ai quattro segni fissi dello zodiaco e ai quattro imperativi della magia: il volere (Toro, Terra, rappresentato dal seme dei Denari, relativo al denaro, affari ricchezza e a tutto ciò che è materiale.), l’osare (Leone, Fuoco rappresentato dalla Bacchetta che tradizionalmente è legata all’aria ma che qui è intesa come strumento usato per modificare attivamente la realtà, rappresentato dal seme dei Bastoni, azione ,trasformazione, progresso, il lavoro in generale), il tacere (Scorpione, Acqua, rappresentato dalle Coppe, gli affetti, la fecondità, i ricordi) e il sapere (Acquario, Aria, rappresentato dalle spade, libertà, affanni in generale, ma anche libertà d’azione e comunicazione).

2-II Il simbolismo del numero.

Re- persona matura, che ha definito la sua esistenza. La realizzazione, la paternità, l’autorità.

Regina- La donna nel pieno senso della fecondità , la compagna del re, la donna nel pieno senso di madre\Terra\yin.

Cavaliere- Passaggio tra la adolescenza e la maturità. Il rivale, l’uomo giovane ardito e battagliero, non ancora padre o sposato.

Fante- ragazzino\ragazzina. Indica lo studente o comunque una persona giovane.

Uno- sempre positivo, indica l’inizio, la germinazione, l’affermazione di sé.

Due- emblema della coppia, ma anche rivalità e conflitto.

Tre- filiazione tra di due precedenti, accomunati dal desiderio. E’ sintetizzato dalla figura del triangolo.

Quattro- sviluppo, stabilità, raffigurato dal quadrato. Allude a tutto ciò che è solido e compiuto. La casa.

Cinque- rinnovamento, ma anche imprevisti e avventura. Ma anche matrimonio, successo, chiave della scuola pitagorica, ritenuto infausto da quelle precedenti.

Sei- Somma di due triangoli contrapposti. Equilibrio tra due forze opposte, staticità. Lotta per la libertà dai vincoli della passione.

Sette- l’intelletto, il moto armonico. Considerato il numero perfetto.

Otto- morte e trasformazione. E’ la somma di due quadrati. Giustizia, stabilità del mutamento cosmico.

Nove- l’iniziato, la perfezione del tre elevato al quadrato. Protezione divina, ideale tutto ciò che è lontano. L’estero, la religione. La ricerca spirituale.

Dieci- il termine, la fortuna, il raggiungimento di un ideale. La sintesi dei mutamenti cosmici, la morte\rinascita delle cose.

Ps Spero di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione. Ho tratto tutto questo dal mio grimorio in primis, dal libro “il significato segreto dei tarocchi” di Laura Tuan (de Vecchi editore) sottratto alla mia maestra, l’impagabile Nonna Mary. XD

A presto Lolindir.


Dalla Saggezza diLolindir135

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